Neve che copre ogni rumore.
Silenzio. Angoscia. Parto.
Solitudine di colui che immaginando,
insegna.
Dal bianco sbuca il nero
quando un angelo sprofonda nell'inferno.
Trasparenza. Lealtà. Rispetto.
Croccantini utili solo a non far abbaiare un cane
che latra in un deserto di sentimenti.
Puzza. Fetore. Malaria.
Illusioni di un eroe romantico
che crede nella morte.
Sorrisi finti accompagnano il percorso
di colui che nel cuore ha la penna.
Foscolo. Leopardi. Baudelaire.
Donne. Felicità. Assenzio.
Tentazioni di un tempo che non è mai esistito!
Banchi scalcinati
ma pieni di sogni
interrotti dalla seduzione
di essere nel branco.
Beata follia di un intelletto
che ha per nome la speranza
di un'illusione ammaliante.
Parole vive da una cattedra spenta;
usata e abusata e violentata.
Maschere compiacenti per l'appagamento
di numeri che non sono mai stati così vuoti.
Tre. Sei. Nove.
Dieci?
Insegnare. Apprendere.
Illusioni di un leader
che stringe nelle mani
complementi di tempo determinati;
niente amore. Niente bellezza. Niente armonia.
Esteta di un tempo fagocitato
dalla forza di coltelli senza lame.
Oro. Argento. Mirra.
Orgasmi di un mondo messo
a novanta da numeri così bassi
che non riescono a vedere nemmeno
la grandezza di un'unità.
Lupi solitari.
Pecore nel gregge.
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