Parole che escono come vomito
da bocche senza denti.
Marci. Consunti. Spezzati.
Carie che si moltiplicano come virus.
Peste. Morbo. Epidemia.
1348. Pandemia.
Invidia che ha corroso l'umanità
dalle sue fondamenta.
La lupa logora nel silenzio;
latra, ammaliando.
E piange, illudendo.
Cupidigia, origine di ogni male, diceva qualcuno.
Ben detto!
Ragione che può avere il re della foresta,
cacciato dal branco
perché troppo vecchio.
Solo, morirà. E sorriderà, finalmente;
mentre ruggiti di competizione risuonano
non appena l'orizzonte sarà carnefice del tuorlo di quell'uovo
che attraverso le fiamme,
permette la vita.
Vinca il migliore, si è sempre detto.
Ma sarà il peggiore ad alzare la coppa
mentre il migliore ci si siederà sopra.
Sorridente. Gaudente. Ieratico.
Ma pieno di lividi;
brutto e con il viso deturpato da mille cicatrici.
Agli uomini le coppe. Ai migliori le morti.
Stelle in un firmamento di vermi.
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